Alla data del 1 gennaio 2019, i soci iscritti all’Associazione sono 31.
Di questi, 25 sono interamente o parzialmente operativi e svolgono attività diverse sia all’esterno che all’interno della struttura carceraria, dove sono autorizzati ad entrare in base all’art. 17 o all’art. 78 della legge.
Gli altri 6 hanno dovuto momentaneamente sospendere l’attività per motivi personali.
Essi sono così suddivisi:
• 22 sono titolari di art. 78;
• 7 sono titolari di art. 17;
• 2 non operano all’interno della C.C., ma offrono un supporto esterno.
Tutti i Soci volontari sono coperti da adeguata assicurazione. Ovviamente non tutti possono offrire la medesima quantità di tempo, e , accanto a chi ha una presenza operativa di molte ore alla settimana, c’è anche chi invece può dedicare al volontariato solo poche ore al mese. Quello che l’Associazione richiede ai soci è che comunque la presenza,pur limitata nel tempo, sia regolare e garantita, in modo da inserirla correttamente nell’attività generale.
A tutti, poi, è richiesta, oltre ovviamente al rispetto dello Statuto, un adeguata preparazione e una costante disponibilità all’aggiornamento e alla formazione. A questo scopo, tutti gli iscritti all’Associazione sono invitati a degli incontri Formativi. Inoltre, così come deliberato dall’Assemblea nell’anno 2012 al termine del primo corso informativo e formativo per volontari,nessun nuovo volontario (salvo casi eccezionali) può diventare operativo all’interno dell’Istituto se non ha prima frequentato un corso di formazione. Per questo ogni 2 anni viene organizzato un corso di informazione e formazione sul mondo del carcere e della pena, in vista di una prima formazione per eventuali aspiranti volontari e di approfondimento per quelli già operativi. A febbraio 2018 è terminato il terzo “corso di (in) formazione” con 28 iscritti che si è svolto su 9 sessioni più una a Torino in occasione della visita al museo delle ex-nuove.
I volontari sono operativamente organizzati in sottogruppi, a seconda delle attività a cui sono dediti: ogni team operativo ha un proprio responsabile e alcuni volontari sono presenti in diversi team; il grado di impegno è comunque diverso a seconda della disponibilità delle persone. Questa organizzazione non ha ancora raggiunto una soddisfacente stabilità, sia per la quantità e varietà di attività in corso, sia anche per alcuni problemi di leadership e di collaborazione; si conta di seguirla in modo particolare nel prossimo futuro, perché si ritiene possa essere l’unico modo per far fronte in modo efficiente alla mole di impegni senza però perdere quella dimensione di gruppo solidale che ha sempre caratterizzato l’Associazione.