Relazione attività svolte nel 2023

Il 2023 è stato un anno particolarmente attivo. Le condizioni sono state molto favorevoli per l’organizzazione di tutta una ricca serie di attività e di eventi, grazie specialmente alla condivisione degli obiettivi con alcune figure che sono state determinanti per superamento delle difficoltà interne alla Casa Circondariale.

Progetto Leggendo Evado

Il progetto, nato a fine 2022 nell’ambito di Ivrea Capitale del Libro, prevedeva un laboratorio teatrale tenuto da Teatro a Canone che, partendo dalla lettura del libro Fahrenheit 451, coinvolgesse i detenuti nella progettazione e realizzazione di uno spettacolo da rappresentare internamente ed esternamente alla casa circondariale. Il 13 gennaio 2023 c’è stata la prima rappresentazione, interna all’istituto, e dedicata più che altro alle figure di rappresentanza delle amministrazioni civili, religiose, e penitenziarie. Sono intervenuti il direttore, il provveditore, i garanti, alcuni consiglieri regionali, il sindaco di Ivrea, altri politici locali e il Vescovo della Diocesi di Ivrea.

Lo spettacolo è stato poi presentato alla cittadinanza attraverso una rappresentazione al teatro Giacosa, tenutasi il 17 marzo 2023. L’evento ha registrato un enorme successo. La città ha partecipato con entusiasmo, il teatro era gremito, e la qualità dell’evento ha estasiato gli spettatori.

Il giorno dopo, 18 marzo, lo spettacolo è stato riproposto all’interno della casa circondariale. Una esperienza diversa, una rappresentazione all’interno dell’area detentiva del carcere a disposizione degli studenti di alcune scuole, dei cittadini più sensibili ai temi delle carceri, e dei parenti dei detenuti coinvolti nel progetto.

La stagione teatrale si è poi conclusa con un altro evento che possiamo definire storico. Il 20 maggio 2023 Fahrenheit 451 è stato rappresentato dai detenuti al Salone del Libro di Torino, sala Argento.

Rendimento economico:

Spese per compagnia teatrale, attività organizzative, presentazioni, spese di trasferta, service teatrali (8.000 + 671 + 720) euro 9.400 circa

Ricavi: finanziamento comune di Ivrea € 4.000 , finanziamento Regione Piemonte € 720, donazioni in occasione della serata al Giacosa € 2.742  per un totale di € 7.462

Residuo passivo € 1.938 a carico della Associazione

Attività con le scuole

PCTO liceo Gramsci

Nella prima parte dell’anno dieci studenti del liceo Gramsci di Ivrea hanno partecipato ad alcune nostre attività interne, tra cui la redazione del giornale L’Alba e le attività di magazzino vestiario. Questa è una attività particolarmente importante, la presenza dei ragazzi DENTRO ai cancelli del carcere è significativa per una società che si deve aprire ad una nuova visiona delle pene.

Incontri con studenti nelle scuole

Un gruppetto di volontari, insieme a due ex detenuti, hanno partecipato a numerosi incontri con gli studenti delle scuole di Ivrea e Canavese. Questa è una attività a cui teniamo molto. È importantissimo confrontarsi con le nuove generazioni, interagire con loro, conoscersi e trovare insieme nuove strade per migliorare la società anche partendo dai temi delle regole, della legalità e delle pene.

Sostegno economico ai detenuti indigenti

La povertà, a differenza di quanto si può pensare, è una delle caratteristiche principali dei detenuti della nostra Casa Circondariale. Senza soldi in carcere non si riesce a vivere. Non si può telefonare alla famiglia o all’avvocato, non si può scrivere una lettera, avere l’adesivo per la dentiera, bere un caffè o fumare una sigaretta. Noi cerchiamo, per quanto ci è possibile, di alleviare questo problema versando la somma di dieci euro al mese ai detenuti completamente privi di risorse economiche.

Nel 2023 questa attività è costata circa 3.600 euro

Fornitura prodotti di igiene, di biancheria intima e di vestiti per i detenuti indigenti

Anche questa attività è relativa al tema della povertà. Molti detenuti non hanno risorse economiche, non hanno parenti all’esterno, alcuni non hanno nemmeno un domicilio. L’amministrazione penitenziaria non fornisce nulla ai detenuti. In questi casi cerchiamo di intervenire noi, rendendo meno drammatica la vita interna. Ogni mese e mezzo, a chi possiede nulla, diamo bagnoschiuma o sapone, tre lamette da barba, spazzolino da denti e dentifricio. A chi è appena entrato, oppure una o due volte l’anno, diamo anche la biancheria intima, asciugamano, pantaloni, maglia, se l’abbiamo anche un paio di scarpe e una tuta da ginnastica. Queste cose cerchiamo di averle in dono, la Caritas ci fornisce parecchie cose, ma quello che non troviamo lo dobbiamo acquistare. È una attività che richiede molto tempo, ed è anche frustrante a volte non riuscire a soddisfare le esigenze primarie di chi è in necessità.

Nel 2023 abbiamo speso circa 3.000 euro per acquistare questi prodotti.

Giornale L’Alba

Ogni lunedì e mercoledì si riunisce la redazione del giornale che da oltre vent’anni dà voce al carcere di Ivrea. Alla redazione partecipano volontari, detenuti e insegnanti del CPIA. Si riflette insieme su temi di attualità, di cultura, di legalità, di carcere. Sono incontri importantissimi perché in questo luogo si sperimenta la partecipazione in comunità e la riflessione guidata sulle proprie esperienze personali e sulle regole sociali. Questo, oltre ad essere un luogo in cui si fa cultura e giornalismo, è uno spazio di crescita personale attraverso la riflessione e la mediazione di gruppo.

La redazione non ha costi, ma la stampa e la spedizione del giornale ci è costata circa 2.500 euro.

Fornitura di protesi dentali per i detenuti indigenti

Nonostante la nostra cronica carenza di fondi, anche nel 2023 abbiamo cercato di aiutare chi si trova in condizioni drammatiche con i denti. È un problema noto all’interno delle carceri, la cura di se stessi non è senz’altro la priorità per chi vive al margine della società. Da tanti anni offriamo questo servizio ai detenuti, ma ultimamente stiamo trovando enormi difficoltà a trovare finanziamenti esterni. Le attività dentistiche vengono svolte gratuitamente dal dott. Tesi, ma i materiali per confezionare le protesi sono relativamente cari. Paghiamo mille euro una protesi dentale completa, la metà se riguarda una sola arcata. Nel 2023 , oltre alle decine di interventi gratuiti fatti dal dott. Tesi, abbiamo fornito la protesi a 21 detenuti, spendendo circa 13.000 euro. La Caritas ci ha riconosciuto 4.300 euro a rimborso parziale delle spese. Questo vuole dire una spesa di 8.700 euro a esclusivo carico della associazione.

Alloggio di accoglienza detenuti in permesso premio

La Caritas diocesana ci dà in comodato un piccolo alloggio da destinare ai detenuti che, avendo un permesso premio, non hanno un posto in cui stare. Noi ci occupiamo di organizzare le presenze, di accompagnare i detenuti, di tenere in ordine l’immobile. Paghiamo a Caritas 50 euro al mese per i periodi in cui l’alloggio viene utilizzato e ai detenuti che possono pagare chiediamo un contributo di 5 o 10 euro al giorno.

Incontro con don Ettore Cannavera

Il 20 novembre 2023 abbiamo invitato qui ad Ivrea Don Ettore, fondatore e responsabile della comunità “La collina” di Serdiana, in Sardegna. La mattina con luui abbiamo incontrato gli studenti del liceo Gramsci e nel pomeriggio le amministrazioni locali. La sera, in Sala Santa Marta, c’è stato un incontro pubblico con la cittadinanza. Don Ettore in tutte le occasioni ha raccontato la storia della sua comunità, che accoglie detenuti ed ex detenuti in un percorso di recupero basato sulla relazione umana e sul lavoro come riscatto della persona. Le spese di accoglienza sono state sostenute personalmente da un volontario e dalla Fraternità di Lessolo.

Laboratorio di fotografia e immagine

Si è tenuto presso la sezione collaboratori un corso di fotografia. Lo ha tenuto il dott. Carlo Guidotti, esperto e appassionato di fotografia. In dieci lezioni si è parlato di luce, di ottica, di apparecchi fotografici, di inquadrature e tanto altro. Al termine del corso con le immagini è stato prodotto un calendario. Il docente è volontario, ma per il corso abbiamo dovuto acquistare un apparecchio fotografico dal costo di 260 euro.

Laboratorio di musica

A settembre in sezione Collaboratori è iniziato un corso di avvicinamento alla chitarra. Cinque o sei detenuti, guidati dal prof. Luciano Cesca, hanno potuto iniziare a cimentarsi con la chitarra ed il canto. Sono state usate le chitarre del carcere, la cui sistemazione è costata qualche centinaia di euro offerte dal liutaio Massimo Enrico e da alcuni volontari.

Laboratorio di lettura

All’inizio dell’estate la volontaria Simonetta Valenti ha iniziato un laboratorio di lettura utilizzando il libro “Fine pena ora” scritto da Elvio Fassone. Le riflessioni fatte dal gruppo di lettura hanno portato all’idea di comporre uno spettacolo teatrale composto da parti del libro e dalle esperienze personali di ciascuno dei partecipanti.

Rappresentazione teatrale “Della mia anima ne farò un’isola”

Il laboratorio di lettura si è evoluto in un laboratorio teatrale che, attraverso una lettura scenica, ha portato tra novembre e dicembre due rappresentazioni in carcere a cui hanno assistito diverse personalità e oltre centoventi cittadini dell’eporediese. Dal successo della iniziativa sono nate ulteriori idee di sviluppo del progetto, con la produzione di un podcast e di un video dello spettacolo.

Concerti di Natale

Prima di Natale abbiamo organizzato due concerti per i detenuti. Un concerto di musica country ed uno di musica classica. Entrambi fatti nel salone polivalente, il primo è stato tenuto dal gruppo Incountry con dieci chitarre classiche, una chitarra elettrica, una voce ed un direttore. Il secondo ha visto coinvolti due concertisti di fama internazionale con pianoforte (prof. Stefano Musso) e violoncello (prof. Fabio Fausone). L’associazione “Il Timbro” ha offerto il noleggio completo del pianoforte, mentre tutti i musicisti sono intervenuti gratuitamente.

Festa di Natale e fornitura doni ai detenuti

Il 28 dicembre si è svolta in ciascun piano una piccola festa di Natale per lo scambio di auguri, con fetta di panettone e brindisi rigorosamente analcolico. In quella occasione è stato consegnato a ciascun detenuto un pacco dono contenente prodotti di igiene, panettone, caramelle, caffè, e agenda 2024. Per sostenere il costo dell’evento abbiamo avuto il sostegno della Caritas, della Lavazza e della Comunità di S. Egidio.

Laboratorio Hobby

Presso la sezione collaboratori è presente un laboratorio di fabbricazione di piccoli oggetti in legno, seguito e sostenuto da un volontario pratico nelle attività di falegnameria.

Colloqui di sostegno e varie attività di aiuto nei confronti dei detenuti

Durante tutto l’anno abbiamo come sempre fatto un lavoro di ascolto e supporto dei detenuti, specialmente di quelli privi di relazioni o contatti con i familiari. Questa è una attività difficile, che richiede molta sensibilità, ma insostituibile per sostenere e valorizzare tutta quella umanità e fragilità che popola il carcere.

Della mia anima ne farò un’isola: lettura scenica, podcast, video

Trovate qui il podcast da ascoltare!

Fatelo circolare, fatelo sentire, diffondete la nostra voce. Vogliamo che il messaggio portato dai detenuti circoli nel nostro mondo, che noi abitanti “al di qua del muro” sentiamo la loro voce e che chi vive “dentro” sappia che vogliamo ascoltarli. Vi chiediamo anche di aiutarci a pagare le spese di questi prodotti. Tra podcast e video spenderemo più di 2.500 euro. Anche solo un piccolo aiuto per noi sarà importante. 

DELLA MIA ANIMA NE FARÒ UN’ISOLA

LABORATORIO DI LETTURA E LETTURA SCENICA

Il progetto, a cura di Simonetta Valenti, inizia a luglio 2023 e propone ai detenuti della sezione Collaboratori di Giustizia della Casa Circondariale di Ivrea La lettura del romanzo Fine pena ora, di Elvio Fassone. Nel romanzo Fassone racconta in prima persona lo scambio epistolare che avviene tra lui e un ragazzo che condanna all’ergastolo durante il maxi processo alla mafia catanese che si svolge a Torino nel 1985. Giudice ed ergastolano si scriveranno per venticinque anni senza mai incontrarsi e questo scambio cambierà per sempre le loro vite. Non è un testo qualsiasi, quindi, proprio per l’affinità della storia narrata con l’esperienza di chi vive in carcere. 

Ed è proprio da questa affinità che nasce l’idea di trasformare l’esperienza del laboratorio nella lettura scenica di alcuni capitoli del testo, integrandola con le riflessioni dei detenuti, in veste di attori/autori. Le loro emozioni, i loro ricordi, la loro storia, la loro condizione attuale prendono corpo regalando, è il caso di dirlo, a chi ascolta la condivisione di un percorso intimo e introspettivo. Il risultato è un lavoro denso, profondo, dove ogni singola parola ha un valore inestimabile. Un’occasione unica per chi si racconta; per chi ascolta un’opportunità per riflettere sul significato di pena e sull’importanza per la società intera, di offrire una prospettiva di recupero e di vita oltre le sbarre. Ad eccezione della voce narrante, l’unica femminile, tutte le altre sono quelle dei detenuti, che interpretano il giudice, l’ergastolano e sé stessi La concretezza di un vissuto raccontato in prima persona, le emozioni che traspaiono dalle loro voci, i propositi, le scelte, le sofferenze e soprattutto la ricerca di un riscatto sociale e personale sono la ricchezza di questa sceneggiatura. 

La rappresentazione teatrale è andata in scena il 30 novembre e il 2 dicembre 2023, in carcere, davanti a un pubblico numerosissimo. 


“DOPO TUTTE LE TESTIMONIANZE, COMPRESE QUELLE DI SALVATORE E DEL GIUDICE, NON POSSIAMO CHE SPERARE CHE IL VOSTRO SENSO DI RESPONSABILITÀ NEL RENDERCI PERSONE MIGLIORI DI COME SIAMO ENTRATI, CONTAGI OGNI GIORNO IN MANIERA INDELEBILE IL NOSTRO DESIDERIO DI CAMBIAMENTO.
È UN DESIDERIO CHE A VOLTE VIENE OSCURATO DA UN DIFFICILE PERCORSO CARCERARIO. E CON QUESTO NON SI VUOLE COLPEVOLIZZARE NESSUNO: CHI MEGLIO DI NOI CONOSCE I DISAGI E LE CARENZE CHE A VOLTE IMPEDISCONO UN LAVORO CHE MIRA AL REINSERIMENTO. CERTO, NOI LO VIVIAMO SULLA NOSTRA PELLE E VOI CON LA DELUSIONE DI CHI FALLISCE UNA MISSIONE UMANA, MA ENTRAMBI NON MOLLIAMO!
NOI PERCHÉ LA SPERANZA CI TIENE VIVI E VOI PERCHÉ CREDETE IN QUELLO CHE FATE.
UNIAMO LA SPERANZA AL CREDERE E, NONOSTANTE LE DIFFICOLTÀ, OTTERREMO MOLTE VITTORIE CHE DARANNO LUCE A TUTTI. NOI FORSE SAREMO DIFFICILI NEL TROVARE LA RETTA VIA, MA VI PREGHIAMO DI NON PERDERE IL BUON SENSO DI CREDERE NEL CAMBIAMENTO.
GRAZIE!”

PODCAST

Dal successo dell’iniziativa sono nate ulteriori idee per l’evolversi del progetto, che hanno portato in prima battuta alla realizzazione di un podcast (che potrete qui ascoltare) prodotto da Fonderia Mercury con la regia di Sergio Ferrentino, direttore de L’Alba, il giornale redatto in carcere.